Street Photography

" Oggigiorno è più difficile fotografare per strada. Durante lo scorso Halloween sono stata fermata due volte. Ero andata nel Queens con un gruppo di studenti a fotografare un corteo di gente con indosso costumi, cappelli e il volto pitturato. Tutti scattavano foto; a un certo punto una donna con un bambino in braccio è venuta da me e mi ha detto " Non mi hai chiesto il permesso. Cancellala". Io mi sono messa a ridere, "è una pellicola, non posso cancellarla". Poi ho aggiunto "ma non ti preoccupare, non sarà una bella foto, quindi non me ne farò niente". Dopo un po' è arrivata un' altra persona e mi ha detto la stessa cosa. Io gli ho risposto, "Vai in giro con un cappello assurdo e il volto pitturato, e il bambino che è con te indossa un costume bizzarro. Stai chiedendo di essere guardato e fotografato". Le persone hanno paura che la loro foto venga postata su internet o sui social media; una foto sulla quale non hanno alcun controllo e che resterà in circolazione per molto tempo.  Non posso dargli torto. Quando mi trovo a fare scatti per strada, se la gente mi chiede, "che cosa ci fa? " io rispondo " Sto cercando di fare un libro su New York, non posto le mie foto su internet". E' la verità e neanche mi interessa farlo, non è la mia natura".
 

Sono le parole della fotografa Mary Ellen Mark scritte nel volume ' Il Ritratto e l'Istante', una leggera ma interessante lettura edita da Aperture.

Questo breve racconto descrive qualcosa che vivo quotidianamente perchè aldilà del mio lavoro puramente commerciale, ho sempre amato passeggiare per le strade e fare fotografie sia in viaggio che nella città in cui vivo, constatando purtroppo che diventa sempre più difficile.

A differenza di Mary Ellen Mark però scatto in digitale e le foto andranno sicuramente per lo meno su Instagram, Facebook o il mio sito personale.

Qual è il vostro parere riguardo questo argomento? 

Budapest, 2015 © Eugenio Marongiu

Budapest, 2015 © Eugenio Marongiu